venerdì 25 maggio 2012

UNA GIORNATA SPECIALE: L'USCITA DIDATTICA AI LAGHI DI AVIGLIANA

Il 12 aprile la 2°I e la mia classe, la 1°I, siamo andate in gita ai Laghi di Avigliana, vicini a Torino. Siamo partiti alle 8:30 su un pullman privato e abbiamo viaggiato circa mezz’ora. Arrivati ai laghi ci siamo divisi in due gruppi: uno per ciascuna classe. Il nostro gruppo, innanzitutto, si è recato nell’area pic-nic, dove la guida naturalistica ci ha fatto una piccola introduzione; ci ha spiegato che i laghi di Avigliana sono due: uno piccolo e uno un po’ più grande, anche se a prima vista sembrano uguali. Quello piccolo è profondo 14 metri e non è balneabile, mentre quello grande è profondo 30 metri ed è balneabile. Ci ha spiegato che il Lago piccolo, in confronto a quello grande, ha mantenuto di più il suo aspetto naturale, perché non viene utilizzato dall'uomo. Ci siamo quindi radunati sulla riva, dove la guida naturalistica ci ha fatto vedere gli uccelli che vivono nel lago: abbiamo guardato i Germani reali  che sono una specie di anatre. Le femmine, sono di un colore marroncino-grigetto; invece i maschi hanno la testa azzurro scuro e il corpo nero. Questi uccelli hanno colori così diversi del loro piumaggio perché le femmine, che devono covare le uova, si mimetizzano tra gli alberi; i maschi, invece, che non covano, non devono si nascondono, ma volano per procurare il cibo per i piccoli. Gli animali che d'inverno si fermano in questo habitat, hanno bisogno di riprodursi e di trovare cibo. Per non bagnarsi, gli uccelli hanno un piumaggio impermeabile. La guida ci ha detto anche che le anatre sono perfino abili tuffatrici. Dopo l’inverno, quando la temperatura si innalza, gli animali si svegliano dal letargo. Nel lago c’erano anche altri uccelli curiosi: gli svassi: essi hanno il becco lungo appuntito ed  hanno una loro caratteristica specifica: il ciuffo sulla testa, riescono a stare sott'acqua fino a 2 minuti; anche se fanno il nido con canne palustri, gli svassi non si riproducono tra i canneti e quindi fanno il nido altrove. Essendo pesanti per il loro piumaggio, non riescono a volare. Nel periodo primaverile, i maschi corteggiano le femmine facendo una danza molto particolare: si chiama” danza degli specchi”, perché quando il maschio fa un movimento, la femmina lo ripete come fosse riflessa in uno specchio. Poi abbiamo visto le folaghe: uccelli neri con il becco bianco. Finita la dettagliata spiegazione abbiamo fatto un breve intervallo, che è durato 5-10 minuti. Dopo, sempre con la stessa guida, ci siamo inoltrati nel bosco attorno al lago. Abbiamo seguito un sentierino. Camminando, abbiamo visto una quantità enorme di alberi e di fiori. La guida ci ha detto che gli alberi immersi nell'acqua erano salici e che questi possono vivere addirittura fino a 200 o 300 anni. Sia i salici che i pioppi hanno fiori maschili e femminili. Le canne palustri, pur vivendo immerse nell’acqua, non marciscono mai. Ci ha anche spiegato che nell'acqua c’è poca aria e per sopravvivere, le piante hanno al loro interno delle specie di canali che permettono loro di respirare. La guida ci ha raccontato di una pianta, di cui non ricordo il nome, che, per difendersi dagli insetti e dagli animali, emana un cattivo odore simile a quello dell’aglio. Ci ha poi mostrato delle piante rampicanti come l’edera. Finita la spiegazione abbiamo ripercorso il sentiero ed è finalmente arrivato il momento di fare uno spuntino. Tutti noi ci eravamo portati il pranzo al sacco. Terminato il pasto siamo andati a giocare nel prato. Le femmine giocavano a pallavolo con una palla di gomma, mentre i maschi si divertivano a giocare a calcio; altri, non interessati ai giochi, fotografavano o prendevano appunti sugli uccelli del lago. Dopo una mezz’oretta, tra un calcio e l’altro, la palla è finita nel lago. Il proprietario era rosso dalla rabbia e continuava ad urlare: <<La mia palla! Chi è stato a buttarla in acqua!?! >>. Che divertimento! Grazie all’agilità di una professoressa, la palla è stata recuperata, meno male! Dopo circa un’ora, finiti la pausa e il pranzo, è tornata la guida. Divisi di nuovo in due gruppi, noi siamo andati a visitare il lago grande. Era lontano, così abbiamo fatto il percorso a bordo di un pullmino. Arrivati, la guida ci ha portati a vedere la palude. Bisognava stare in silenzio per vedere gli animali. Ci è sembrato di intravedere una piccola rana, ma quando ci siamo avvicinati, è scappata. Quando siamo usciti dalla palude eravamo un po’ delusi perché non avevamo visto nessun animale. In seguito, percorrendo un sentiero, abbiamo raggiunto una costruzione vicino alla palude dove c’era un laboratorio. Qui abbiamo potuto osservare al microscopio gli insetti che abitano il lago: l’acaro parassita, il chironomide, la larva di coleottero e di zanzara. Poi la guida, sempre nel laboratorio, ci ha fatto vedere degli animali imbalsamati: sembravano vivi! Ci ha spiegato che, per fortuna, questi animali non sono stati uccisi apposta,  ma sono stati trovati morti nel bosco e, siccome erano in buone condizioni, si è pensato di imbalsamarli. Successivamente ci siamo fermati in un prato vicino al lago grande, abbiamo fatto merenda e giocato nuovamente per una mezzoretta. Anche stavolta la palla da calcio è finita nel lago e, per fortuna, di nuovo recuperata! Finita quest’ultima pausa, abbiamo raggiunto il pullman e siamo tornati a Torino. Questa gita, anche se un po’ noiosetta, è stata molto istruttiva e divertente. Abbiamo visto e imparato tante cose interessanti, ma abbiamo anche giocato ed è stato divertente soprattutto quando la palla è finita nel lago!

GERMANO REALE
SVASSO

FOLAGA

ALCUNI ANIMALETTI AL MICROSCOPIO
                                                              
SALICE

giovedì 24 maggio 2012


 UNA GIORNATA AI LAGHI DI AVIGLIANA

Giovedì 12/4, assieme alla classe 2^I, ci siamo recati ai laghi d' Avigliana per una gita naturalistica di un giorno. Come tutte le mattine, dopo l' appello in classe, ci siamo diretti in Piazza Guala per prendere il pulman. Partiti da lì alle 8:30, dopo un vivace e allegro viaggio di quaranta minuti, siamo arrivati a destinazione.
I Laghi di Avigliana sono due e, assieme alla palude dei Mareschi, fanno parte di un parco nazionale. Oltre alla diversa dimensione i due laghi hanno un altra differenza: l' antropizzazione, che nel Lago Grande è di gran lunga più accentuata. 
Lì abbiamo trovato le due guide che ci hanno dato il benvenuto. Ci siamo poi recati in uno spiazzo, dove abbiamo osservato parte della fauna locale tra cui le papere, le anatre e i germani reali. Dopo un' accurata spiegazione sulla fauna e sulla flora da parte di Laura, la nostra guida, abbiamo avuto il privilegio di vedere il rituale di accoppiamento tra due svassi. 
Terminata la merenda, ci siamo incamminati nella boscaglia lungolago mentre la guida ci  faceva notare qualche insetto lacustre e gli alberi del posto. Per osservare gli insetti abbiamo sguazzato nel Rio Giacomino, uno dei tanti immissari che si gettano nel lago piccolo. Abbiamo così fatto una lungha camminata e verso mezzoggiorno, siamo ritornati allo spiazzo dove c' era il bar per pranzare. Al termine abbiamo giocato a calcio e a pallavolo, osservato gli uccelli aquatici e qualcuno di noi è andato a finire con i piedi a mollo nel lago. Poi, verso le 14:30, il pulman ci ha accompagnati al Lago Grande e lì,  con un' altra guida di nome Tiziana, abbiamo attraversato la palude dei Mareschi in cerca di rane, percorrendo un lungo ponte perchè è quasi completamente ricoperta di canne. Sfortunatamente non ne abbiamo vista neanche una, ma mentre tornavamo indietro ci siamo fatti quattro risate a spese di tre nostri compagni cascati nelle ortiche. Raggiunto un piccolo laboratorio, c'è stata la possibilità di osservare degli insetti al microscopio tra cui una larva di mosca. Poi, sulla via di ritorno , abbiamo trovato un piccolo parco e ci siamo fermati un po' a giocare.
Alle 16.30 saliti sul pulman, ci siamo diretti verso Torino, dove ci aspettavano i nostri genitori, stanchi ma felicissimi dell' esperienza vissuta e della bellissima  giornata trascorsa. 
A me è piaciuta moltissimo questa gita e spero che l' anno prossimo ne faremo una ancora più bella.
                                                                     Matteo

UNA GIORNATA SPECIALE
 
USCITA DIDATTICA AI LAGHI DI AVIGLIANA
E finalmente arriva il dodici aprile!
Mi alzo allegra e piena di entusiasmo: oggi si va in gita!
E' la mia prima uscita di un giorno della scuola media.
La sera prima preparo con cura tutto l'occorrente: due merendine per la pausa delle dieci, due bottigliette d'acqua nel caso abbia sete durante le camminate, due panini per l pranzo al sacco, carta e penna per prendere appunti o per giocare a tris sul pullman e infine i fazzoletti.
Nei giorni precedenti ha sempre piovuto, quindi decido di portare con me ombrello e k-wai, ma, dato che sono ottimista e tutte le previsioni danno una bella giornata, porto la palla per giocare nel  prato. E non rimango delusa: il tempo è soleggiato e tiepido, unico giorno così,  in mezzo a una settimana di pioggia
La partenza è prevista per le otto e mezza quindi ci troviamo tutti a scuola per le otto, pronti per l'appello. Con noi vengono la professoressa Marchesi, di lettere, e la professoressa Schiavina, di sostegno.
Io, Bianca, Sara T., Alessia e Sara B. facciamo le foto prima del viaggio.
Dalla scuola raggiungiamo il pullman in Piazza Guala con la 2^ I che viene con noi.
Già da qualche settimana io e Bianca abbiamo deciso di stare sedute accanto, ma non ci siamo messe d'accordo su chi di noi debba stare vicino al finestrino.
Ci mettiamo un po' a litigare, finchè lei non ne può più e la spunto io!

Durante il viaggio non sappiamo come far passare il tempo e così io le propongo di giocare a "Nomi cose città"; ma tutte e due ben presto ci stufiamo e quindi decidiamo  di ascoltare la musica col suo cellulare.
Dopo circa tre qurti d'ora arriviamo ad Avigliana, la nostra destinazione e lì troviamo ad attenderci le due guide naturalistiche che ci accompagneranno alla scoperta dei laghi.
Subito noto il modo in cui sono vestite: una tuta comoda, gli scarponi, uno zaino molto grande -e anche pesante, secondo me- e una specie di adesivo con sopra scritto “Guida Naturalistica” e sotto “Laghi di Avigliana”.
Scendiamo, prendiamo gli zaini e ci diviamo in classi.
La nostra guida si chiama Laura, una signora molto decisa con i capelli biondi sfumati sul rosso.
Subito ci dice che la giornata verrà divisa in due: la mattina visiteremo il Lago Piccolo e nel pomeriggio il Lago Grande.
Laura decide di iniziare parlandoci della fauna che abita il lago.
Ci sono molti uccelli tutti colorati, con nomi bizzarri e difficili da ricordare. A me sembrano tutti delle papere.
La guida ci spiega che il maschio, per conquistare la femmina, deve dimostrare di essere un buon padre, poi deve fare una danza molto      singolare che si chiama "Danza dello Specchio": i due animali si mettono uno di fronte all'altro e il maschio deve imitare i movimenti della femmina. Dopo aver fatto ciò si immerge nelle profondità del lago e deve riuscire a risalirlo con un'alga nel becco, per dimostrare alla femmina di essere un buon cacciatore di prede. Mentre la madre cura i suoi piccoli, il padre gira intorno al nido per proteggerlo.
Anche la flora presenta aspetti molto interessanti: passeggiando notiamo che intorno al lago ci sono delle specie di spighe che in milioni di anni sarebbero in grado di ricoprirlo. Se marciscono formano una  torba che assomiglia alla terra e che la guida ci   permette di portare via.
Più avanti ci spiega che, affinchè un lago non si prosciughi, c'è bisogno dell'argilla -un materiale impermeabile-; ne raccoglie un po' e noi la mettiamo in un sacchetto per portarla a scuola.
Le sue spiegazioni sono molto piacevoli, ma io sono stanca di stare in piedi: voglio sedermi.
Arriviamo ad un piccolo ruscello dove dentro ci sono dei sassi e lei ci spiega che, attaccati ad essi, vivono delle piccole larve.
Poi ci invita ad entrare dentro il fiumiciattolo con lei per raccoglierle.Tutti lo fanno, ma io no: preferisco rimanere a terra con i piedi asciutti a scattare foto.
Camminiamo ancora un po', ascoltando le sue spiegazioni.
Ci fa anche vedere un albero in cui un picchio ha stabilito il suo nido.
Poi torniamo inidetro in un'area attrezzata con  dei tavoli e ci  fermiamo lì per pranzare.
Noi ragazze, al contrario dei ragazzi che usufruiscono dei tavoli, ci siediamo sull'erba e ascoltiamo musica.    
Finito il pranzo Bianca, Sara T, Alessia, Sara B ed io andiamo a giocare a palla in un prato lì vicino e per un po' con noi gioca anche la professoressa Marchesi.
Decidiamo di comprarci le patatine e, mentre stiamo andando al bar, noto che Laura sta fumando una sigaretta e mi sembra un po' strano, perchè lei è una guida naturalistica e non sta facendo una cosa molto naturalistica. Lascio perdere e coi miei dubbi  in proposito vado avanti.
Poi arrivano i ragazzi della prima e della seconda che vogliono giocare a calcio e quindi siamo costrette a spostarci.
A noi si aggiungono anche delle ragazze della 2^ I, che si sono dimenticate di portarsi il pallone, e anche Serana, Rania, Chloè e Ilaria.
Giochiamo a palleggi  per un po', però poi la pausa finisce e dobbiamo risalire sul pullman per dirigerci al Lago Grande.
Stavolta sto seduta vicino a Sara T. La durata del tragitto è veramente breve: 10 minuti e siamo già lì.
Appena scesi notiamo che vicino a noi c'è un recinto con delle mucche e un vitellino appena nato, molto tenero.

Ora Laura accompagna la seconda e noi andiamo a visitare la palude con l'altra guida, Tiziana, una signora piuttosto energica con i capelli neri.
Camminiamo per circa dieci minuti e arriviamo davanti ad una lunga passerella di legno sospesa in mezzo allo stagno.
La attraversiamo tutta mentre la guida spiega.
E' molto bella e interresante questa passeggiata. Speriamo di riuscire a vedere qualche animale, ma appena ci avviciniamo loro scappano impauriti.
L'esperienza pratica è terminata, ora ci aspetta una visita in laboratorio con Laura.
Appena entriamo ci fa sedere di fronte a un  proiettore.
Poi  prende delle piccole bacinelle con dentro un po' d'acqua e, in ciascuna, un essere minuscolo.
Le mette sotto un microscopio e noi le vediamo su uno schermo, molto ingrandite.
Appena mostra la prima  io mi volto perchè la vista di quegli esseri viventi decisamente brutti mi fa impressione.
Ne fa vedere altri cinque o sei, tutti quanti orribili, e io cerco di resistere a guardarli, perchè comunque sono  incuriosita.
Mentre usciamo uno alla volta, possiamo osservare da vicino, a dimensione naturale, gli esserini che ci ha appena fatto vedere ingranditi; e io mi sento un po' sciocca per aver avuto paura di una cosa così piccola!
La guida ci fa tornare al pullman, ma non è ancora il momento di ripartire per Torino e così ci fermiamo in un giardinetto.
Non ci sono  molti giochi, però è divertente lo stesso.
Quando arriva anche la seconda I io mi allontno dalle mie amiche e vado a guardare mia sorella che gioca a calcio con i ragazzi della sua classe: è veramnte scarsa!
Stiamo lì per un'oretta circa finchè le professoresse non decidono che è arrivato il momento di tornare a casa.
In pullman mi siedo vicino a Sara T., ma questa volta non sto vicino al finestrino.
Per tutto il viaggio ascoltiamo musica e chiacchieriamo.
Mia mamma viene a prendermi in piazza Guala, io saluto tutti e finalmente vado a casa.
Mi sono divertita molto, ma sono anche stanchissima! Mamma e papà mi assillano per sapere come è andata, che cosa abbiamo visto, se ci siamo divertiti, se abbiamo mangiato, se abbiamo avuto freddo oppure caldo... E' incredibile quante domande riescano a farti i genitori nel momento sbagliato! Questo è uno di quei momenti in cui apprezzo di avere una sorella che viene nella mia stessa scuola, nella mia stessa sezione e fa la mia stessa gita! E soprattutto che ha molta più pazienza di me con mamma e papà! Il racconto della giornata tocca tutto a lei. Io l'ascolto sdraiata sul divano mentre mi godo il meritato relax!

Ilaria P.

mercoledì 23 maggio 2012

 gita ai laghi di Avigliana
- Mamma, sbrigati, se no faremo tardi, mi lasciano a casa!!-
Questa è stata la mia prima frase appena alzata, ero emozionatissima! La mia prima gita insieme ai miei compagni e le mie prof.
Siamo andati ai laghi di Avigliana, sul pullman mi sono seduta accanto a Ilaria e fra un chiacchiera e l'altra il viaggio è passato in un battibaleno.
Non siamo l'unica classe, è venuta con noi anche la 2^I.
Ad accoglierci appena scesi dal veicolo due guide naturalistiche: ci siamo divisi in due gruppi, il nostro è andato con Laura che ci è sembrata subito molto simpatica!
Senza perdere tempo ci ha spiegato il percorso e le tante attività che si dovevano fare: la mattina saremo stati lì al Lago Piccolo e avremo visitato il bosco; poi avremo fatto una pausa di un paio d'ore per il pranzo e per stare all'aria aperta; infine nel pomeriggio saremo andati al Lago Grande.
Ci ha descritto  la fauna e la flora del Lago Piccolo dicendoci anche che loro hanno più cura di questo lago perchè fa come da sorgente per l'altro, mentre il più grande è balneabile.
Finita la pausa per la merenda ci siamo incamminati nel bosco fermandoci poco dopo per osservare delle piante che si girano dalla parte in cui soffia il vento, poi ci  ha spiegato perchè lasciano i tronchi  morti: ci vivono  ancora animali, ognuno dei quali ha una funzione specifica: c'è chi mangia il tronco e chi mangia gli escrementi che fa quello che si è nutrito del fusto e via dicendo, quindi fa da casa. 
Continuiamo a camminare osservando l'ambiente, la nostra seconda tappa è stata al ruscello "Rio Giacomino", dove abbiamo visto e toccato animaletti che vivono sotto queste pietre che stanno nel torrente.
Non io ma i miei compagni sono entrati nell'acqua a cercare questi invertebrati minuscoli formati da una conchiglia a chioccia.
Che bello, è arrivata l'ora del pranzo, noi: io, Ilaria, Alice, Rania e Serena, siamo andati a mangiare nel prato alla riva del lago.
Finito il pranzo siamo corse al bar e ci siamo comprate una merendina per il dessert.
Insieme alla prof. Marchesi ci siamo messe a giocare tutte insieme a pallavolo, anche se non sono capace, era giusto per divertirci!!!
Purtroppo la pausa è finita troppo in fretta, preso il nostro mezzo di trasporto ci ritroviamo al Lago Grande in pochi minuti. 
 Ci siamo presi in giro, scherzando, perché proprio sotto di noi c’erano le mucche e non c’era un buon odore! Allora ci chiamavamo per nome rivolti alle vacche.
È arrivata Tiziana, la guida della palude, ci incamminiamo e raggiungiamo questo nuovo posto, io me la immaginavo molto diversa, non è così terribile come tutti dicono!!
Speravamo di vedere le rane, ma non siamo riusciti, per sfortuna!!
Riarrivata Laura siamo andati nel laboratorio dove lei aveva raccolto piccoli animaletti che vivono in acqua di lago e c’è li ha fatti vedere col microscopio.
Si muovevano ad una velocità assoluta…
Ci siamo fermati in un mini-parco dove c’erano dei giochi, abbiamo fatto merenda e siamo partiti.
Arrivati ci siamo salutati, stanchi morti, e ce ne siamo andati.
È stata una gita bellissima e molto divertente, da rifare al più presto.

Chloé 





I LAGHI DI AVIGLIANA

Tutto è iniziato il 12 aprile alle 8:30: sì, era proprio quello il giorno della gita ai Laghi di Avigliana.
Siamo partiti con un pullman privato insieme alla 2 I.
Durante il viaggio io, Mattia e Stefano abbiamo ascoltato la musica e ci siamo raccontati alcune barzellette.
Scesi dal pullman abbiamo incontrato una guida naturalistica di nome Laura, che ci ha spiegato cosa si poteva fare e cosa no nel Lago Piccolo
Questo è quello che non si può fare :
-dare da mangiare agli animali
- fare il bagno
-lasciare i rifiuti per terra o vicino agli animali

Terminata la spiegazione abbiamo fatto merenda, dopodiché Laura ci ha portati a RIO GIACOMINO: un piccolo ruscello.

Quando siamo tornati indietro a fare pranzo, le femmine hanno giocato a pallavolo e noi a calcio, ma Mattia si è fatto male e quindi abbiamo smesso.








Poi siamo andati al Lago Grande con il pullman ed io ero seduto vicino a Stefano e Mattia.
Nel Lago Grande si può:
-fare il bagno
-pescare
-usare la barca a vento.

Con Tiziana ,un’altra guida naturalistica, abbiamo visitato la palude:  uno spettacolo fantastico!
Mentre stavamo tornando indietro, Tiziana ha visto dei piccoli animaletti nello stagno. Io e Mattia ci siamo avvicinati per guardarli, ma abbiamo perso l’equilibrio e siamo caduti nelle ortiche. Se non ci fosse stato lui io sarei caduto nello stagno!
Siamo entrati in un laboratorio a vedere gli animali che si trovavano nello stagno e li abbiamo osservati al microscopio. Per me erano brutti!
Usciti ci siamo fermati in un parchetto a giocare fino alle 17.00.
Al ritorno, nel pullman mi sono divertito con i miei amici.
Arrivati a scuola ero triste perché una giornata cosi bella con tutti i miei compagni, non credo ci sarà mai  più.
Kevin


29 aprile 2012
UNA GITA FANTASTICA

 Il 12 aprile 2012,con la mia classe, sono andato a visitare il Parco naturale dei laghi d’Avigliana ,due laghi di origine glaciale situati a pochi chilometri da Torino ; siamo partiti con il pullmann intorno alle 8.00 e siamo arrivati  alle 9.00 circa al” Lago Piccolo”. 
Io non vedevo l’ora di andarci perché  mi avevano detto che era un bel posto.
 Due guardiaparco   ci hanno accolto e ci hanno spiegato come comportarci con gli animali :ci hanno raccomandato di non sporcare l’ambiente in cui vivono e di non dargli da mangiare. Queste regole mi sembrano giuste: per esempio, se si desse del cibo agli animali, loro si abituerebbero a prenderlo dagli uomini e non sarebbero in grado di procacciarsi il nutrimento da soli ma, soprattutto, per i cacciatori sarebbe molto più facile catturarli .

 Nel” Lago Piccolo” abbiamo potuto osservare alcuni uccelli tra cui  il germano reale,lo svasso e le anatre, ed alcuni pesci , in particolare  i lucci. Tra questi animali mi hanno colpito molto i germani con la loro danza e per il fatto che i maschi, per attirare l’attenzione delle femmine,sfoggiano un piumaggio molto colorato.Dopo una breve pausa la guardiaparco ci ha fatto incamminare verso la radura dove ci ha spiegato come alcune piante  tossiche “insegnano” agli animali a non mangiarle : ad esempio, se un capriolo mangia quel vegetale avrà un forte mal di pancia, capirà così che non deve mangiarlo e trasmetterà questo comportamento alla sua prole .Subito dopo ci ha spiegato come riconoscere un fiume pulito: dal tipo di esseri invertebrati che ci vivono. Abbiamo potuto vedere che esiste una tabella che spiega che alcuni   di loro vivono solo in  acque pulite. La loro presenza ci assicura, quindi, di essere in presenza di un corso d’acqua o di un bacino lacustre con acque non inquinate. 
Poco dopo abbiamo pranzato , abbiamo chiacchierato e ci siamo riposati un po’. Meno male,perché la mia mamma mi aveva fatto indossare degli stivali nuovi e avevo un po’ di male ai piedi…Dopodichè siamo andati al “Lago Grande”.
 Al contrario di quello piccolo, quello grande è balneabile . Abbiamo visitato anche la palude che, ci hanno spiegato, è un’ evoluzione di una parte del lago. In questo ambiente ci sono molti altri animali tra cui caprioli, camosci, rane di varie specie ,pesci vari, rapaci…Quando la guardiaparco stava per prendere una rana la transenna su cui si era appoggiata è caduta. Il risultato è stato che metà della classe è finita sulle ortiche: che prurito!!! 
Questo, devo dire, è stato un episodio molto divertente. Fortunamente nessuno si è fatto male. In un batter d’occhio siamo giunti alla sede del parco dove c’erano tantissimi animali impagliati e ci hanno fatto vedere le larve di alcuni insetti al microscopio: tutto ciò, effettivamente, era molto interessante, ma la visione delle larve è stata un po’ spaventosa…!E’ bellissimo osservare che la natura, anche nelle sue espressioni più piccole e microscopiche, è così complessa e varia…Alla fine siamo tornati al pullman ,s iamo andati a casa un po’ stanchi ma contenti. 
Questa gita è stata molto divertente ed istruttiva , spero di tornare  presto in questa zona con i miei genitori. E’ bello vedere che a pochi chilometri da una grande città la natura , se l’uomo la rispetta, continua a vivere…. Lorenzo