giovedì 24 maggio 2012


UNA GIORNATA SPECIALE
 
USCITA DIDATTICA AI LAGHI DI AVIGLIANA
E finalmente arriva il dodici aprile!
Mi alzo allegra e piena di entusiasmo: oggi si va in gita!
E' la mia prima uscita di un giorno della scuola media.
La sera prima preparo con cura tutto l'occorrente: due merendine per la pausa delle dieci, due bottigliette d'acqua nel caso abbia sete durante le camminate, due panini per l pranzo al sacco, carta e penna per prendere appunti o per giocare a tris sul pullman e infine i fazzoletti.
Nei giorni precedenti ha sempre piovuto, quindi decido di portare con me ombrello e k-wai, ma, dato che sono ottimista e tutte le previsioni danno una bella giornata, porto la palla per giocare nel  prato. E non rimango delusa: il tempo è soleggiato e tiepido, unico giorno così,  in mezzo a una settimana di pioggia
La partenza è prevista per le otto e mezza quindi ci troviamo tutti a scuola per le otto, pronti per l'appello. Con noi vengono la professoressa Marchesi, di lettere, e la professoressa Schiavina, di sostegno.
Io, Bianca, Sara T., Alessia e Sara B. facciamo le foto prima del viaggio.
Dalla scuola raggiungiamo il pullman in Piazza Guala con la 2^ I che viene con noi.
Già da qualche settimana io e Bianca abbiamo deciso di stare sedute accanto, ma non ci siamo messe d'accordo su chi di noi debba stare vicino al finestrino.
Ci mettiamo un po' a litigare, finchè lei non ne può più e la spunto io!

Durante il viaggio non sappiamo come far passare il tempo e così io le propongo di giocare a "Nomi cose città"; ma tutte e due ben presto ci stufiamo e quindi decidiamo  di ascoltare la musica col suo cellulare.
Dopo circa tre qurti d'ora arriviamo ad Avigliana, la nostra destinazione e lì troviamo ad attenderci le due guide naturalistiche che ci accompagneranno alla scoperta dei laghi.
Subito noto il modo in cui sono vestite: una tuta comoda, gli scarponi, uno zaino molto grande -e anche pesante, secondo me- e una specie di adesivo con sopra scritto “Guida Naturalistica” e sotto “Laghi di Avigliana”.
Scendiamo, prendiamo gli zaini e ci diviamo in classi.
La nostra guida si chiama Laura, una signora molto decisa con i capelli biondi sfumati sul rosso.
Subito ci dice che la giornata verrà divisa in due: la mattina visiteremo il Lago Piccolo e nel pomeriggio il Lago Grande.
Laura decide di iniziare parlandoci della fauna che abita il lago.
Ci sono molti uccelli tutti colorati, con nomi bizzarri e difficili da ricordare. A me sembrano tutti delle papere.
La guida ci spiega che il maschio, per conquistare la femmina, deve dimostrare di essere un buon padre, poi deve fare una danza molto      singolare che si chiama "Danza dello Specchio": i due animali si mettono uno di fronte all'altro e il maschio deve imitare i movimenti della femmina. Dopo aver fatto ciò si immerge nelle profondità del lago e deve riuscire a risalirlo con un'alga nel becco, per dimostrare alla femmina di essere un buon cacciatore di prede. Mentre la madre cura i suoi piccoli, il padre gira intorno al nido per proteggerlo.
Anche la flora presenta aspetti molto interessanti: passeggiando notiamo che intorno al lago ci sono delle specie di spighe che in milioni di anni sarebbero in grado di ricoprirlo. Se marciscono formano una  torba che assomiglia alla terra e che la guida ci   permette di portare via.
Più avanti ci spiega che, affinchè un lago non si prosciughi, c'è bisogno dell'argilla -un materiale impermeabile-; ne raccoglie un po' e noi la mettiamo in un sacchetto per portarla a scuola.
Le sue spiegazioni sono molto piacevoli, ma io sono stanca di stare in piedi: voglio sedermi.
Arriviamo ad un piccolo ruscello dove dentro ci sono dei sassi e lei ci spiega che, attaccati ad essi, vivono delle piccole larve.
Poi ci invita ad entrare dentro il fiumiciattolo con lei per raccoglierle.Tutti lo fanno, ma io no: preferisco rimanere a terra con i piedi asciutti a scattare foto.
Camminiamo ancora un po', ascoltando le sue spiegazioni.
Ci fa anche vedere un albero in cui un picchio ha stabilito il suo nido.
Poi torniamo inidetro in un'area attrezzata con  dei tavoli e ci  fermiamo lì per pranzare.
Noi ragazze, al contrario dei ragazzi che usufruiscono dei tavoli, ci siediamo sull'erba e ascoltiamo musica.    
Finito il pranzo Bianca, Sara T, Alessia, Sara B ed io andiamo a giocare a palla in un prato lì vicino e per un po' con noi gioca anche la professoressa Marchesi.
Decidiamo di comprarci le patatine e, mentre stiamo andando al bar, noto che Laura sta fumando una sigaretta e mi sembra un po' strano, perchè lei è una guida naturalistica e non sta facendo una cosa molto naturalistica. Lascio perdere e coi miei dubbi  in proposito vado avanti.
Poi arrivano i ragazzi della prima e della seconda che vogliono giocare a calcio e quindi siamo costrette a spostarci.
A noi si aggiungono anche delle ragazze della 2^ I, che si sono dimenticate di portarsi il pallone, e anche Serana, Rania, Chloè e Ilaria.
Giochiamo a palleggi  per un po', però poi la pausa finisce e dobbiamo risalire sul pullman per dirigerci al Lago Grande.
Stavolta sto seduta vicino a Sara T. La durata del tragitto è veramente breve: 10 minuti e siamo già lì.
Appena scesi notiamo che vicino a noi c'è un recinto con delle mucche e un vitellino appena nato, molto tenero.

Ora Laura accompagna la seconda e noi andiamo a visitare la palude con l'altra guida, Tiziana, una signora piuttosto energica con i capelli neri.
Camminiamo per circa dieci minuti e arriviamo davanti ad una lunga passerella di legno sospesa in mezzo allo stagno.
La attraversiamo tutta mentre la guida spiega.
E' molto bella e interresante questa passeggiata. Speriamo di riuscire a vedere qualche animale, ma appena ci avviciniamo loro scappano impauriti.
L'esperienza pratica è terminata, ora ci aspetta una visita in laboratorio con Laura.
Appena entriamo ci fa sedere di fronte a un  proiettore.
Poi  prende delle piccole bacinelle con dentro un po' d'acqua e, in ciascuna, un essere minuscolo.
Le mette sotto un microscopio e noi le vediamo su uno schermo, molto ingrandite.
Appena mostra la prima  io mi volto perchè la vista di quegli esseri viventi decisamente brutti mi fa impressione.
Ne fa vedere altri cinque o sei, tutti quanti orribili, e io cerco di resistere a guardarli, perchè comunque sono  incuriosita.
Mentre usciamo uno alla volta, possiamo osservare da vicino, a dimensione naturale, gli esserini che ci ha appena fatto vedere ingranditi; e io mi sento un po' sciocca per aver avuto paura di una cosa così piccola!
La guida ci fa tornare al pullman, ma non è ancora il momento di ripartire per Torino e così ci fermiamo in un giardinetto.
Non ci sono  molti giochi, però è divertente lo stesso.
Quando arriva anche la seconda I io mi allontno dalle mie amiche e vado a guardare mia sorella che gioca a calcio con i ragazzi della sua classe: è veramnte scarsa!
Stiamo lì per un'oretta circa finchè le professoresse non decidono che è arrivato il momento di tornare a casa.
In pullman mi siedo vicino a Sara T., ma questa volta non sto vicino al finestrino.
Per tutto il viaggio ascoltiamo musica e chiacchieriamo.
Mia mamma viene a prendermi in piazza Guala, io saluto tutti e finalmente vado a casa.
Mi sono divertita molto, ma sono anche stanchissima! Mamma e papà mi assillano per sapere come è andata, che cosa abbiamo visto, se ci siamo divertiti, se abbiamo mangiato, se abbiamo avuto freddo oppure caldo... E' incredibile quante domande riescano a farti i genitori nel momento sbagliato! Questo è uno di quei momenti in cui apprezzo di avere una sorella che viene nella mia stessa scuola, nella mia stessa sezione e fa la mia stessa gita! E soprattutto che ha molta più pazienza di me con mamma e papà! Il racconto della giornata tocca tutto a lei. Io l'ascolto sdraiata sul divano mentre mi godo il meritato relax!

Ilaria P.

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