Assedio Torino
1706
L’assedio di Torino rappresenta uno dei momenti
più celebri e cruenti della Guerra di successione spagnola (1701-1714)
La battaglia si combatté tra i franco-spagnoli e
gli austro-sabaudi e durò 117 giorni.
La città era difesa da 10.776
soldati comandati dal principe Eugenio dal duca Vittorio Amedeo 2 di Savoia.
Vittorio Amedeo II |
|
Perse
Vercelli, Novara e Nizza, resisteva solo Torino difesa da una spessa cerchia di
mura.
I continui bombardamenti con palle di pietra e
bombe incendiarie mettevano ogni giorno a dura prova la resistenza della
popolazione civile, mentre nell’intricato labirinto di gallerie di mina e
contromina scavate nel sottosuolo si combatteva una guerra logorante e senza sosta
Cittadella di Torino |
Nelle
gallerie di mina erano posizionati i barili di polvere da sparo fatti esplodere
da un corpo speciale di 51 uomini.
L’assedio incominciò il 14 maggio 1706 e finì il
7 settembre 1706.
Con l’aiuto dei
prussiani e gli imperiali Torino non fu conquistata ma il merito fu dato a
Pietro Micca che eroicamente si sacrificò per la sua città .
Pietro Micca |
Armatura |
Il Duca Vittorio Amedeo II e il Principe
Eugenio di Savoia-Soisson, che guidano l’esercito locale, salgono sul colle di
Superga per osservare dall’alto il campo di battaglia.
In una piccola chiesa sul colle, davanti alla
Statua della Madonna delle Grazie, il Duca fa un voto: se avesse vinto, avrebbe
fatto costruire in quello stesso posto una grande chiesa in onore della
Vergine.
Dopo una dura battaglia l’esercito nemico
viene sconfitto e la città liberata.
Vittorio Amedeo II fa fede al suo impegno,
affidando la costruzione del Santuario all’architetto di Corte, Filippo Juvarra
Basilica di Superga
Lorenzo Falletti
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