In campagna, tra stradine sterrate e prati di
Trofarello, c’è una piccola borgata: la Borgata Rivera. Qui Barbara, padrona di
casa, ospita bambini per delle fantastiche settimane di centro estivo dal 9
luglio al 3 agosto e dal 3 all’11 settembre.
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L'inizio della via |
Quando
mia mamma mi ha detto che sarei andata lì per le vacanze, all’inizio ero un po’
impaurita, perché non conoscevo nessuno, e per certi aspetti, fare nuove
amicizie mi entusiasmava, mentre per altri ero spaventata di trovare bambini
antipatici e sentirmi esclusa.
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Jackie |
Così, ad aprile, una delle giornate in cui la
“cascina creativa”, perché è così che si chiama, era aperta per via delle
vacanze di Pasqua, siamo andati a vedere il posto e conoscere Barby, così
l’hanno soprannominata i suoi familiari.
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Rudy |
Siamo
arrivati lì verso le 17.30 ,quando i pochi bimbi rimasti se ne stavano andando
via, ed io e mia sorella abbiamo iniziato ad esplorare un po’ il posto: è
un’enorme villetta, che ha 2 garage spaziosissimi, in cui ci sono un tavolo
lungo in legno e uno spazio per giocare e riposarsi pazzesco, nonché altre
tremila cose che non sto ad elencarvi se no facciamo notte! Poi, di fronte ai
garage c’è un cortile pieno di pietre adatto a giocare a calcio, a pallavolo,
correre e chi più ne ha più ne metta. Ci sono cuccioli di gatti e di
coniglietti e tre bellissimi cagnolini: Rudy, Jackie e Gianduia.
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L'interno |
Barbara è gentile, simpatica, accogliente,
comprensiva e severa al punto giusto, e mi ha dato subito l’impressione di una
persona disponibile.
Tornando
alla descrizione del luogo, delle transenne colorate sbarrano l’accesso al di
là dei garage, perché c’è la casa vera e propria e lei non vuole che ci siano
bambini ad infastidire i suoi familiari, che vivono tutti quanti all’interno
della villa.
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Alvaro |
C’è
nonna Elisabetta, soprannominata “Bina”, mamma Orsolina e il papà, di cui non
so il nome. Poi il fratello Paolo e il marito, anche lui Paolo … tutti
divertenti e solari.
Finito il lungo dialogo fra mia mamma e Barby, siamo andate a vedere Alvaro e Gingia.
Vi chiederete chi sono, vero? Ebbene, sono un asinello ed una capretta che vivono
insieme nello stesso recinto e lei ci ha raccontato che una volta Alvaro è
scappato e Gingia si è messa ad inseguirlo, così sono finiti quasi in
autostrada, ma per fortuna gli hanno recuperati in tempo!
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Gingia |
Ormai era ora di ritornare a casa, e nonostante aver
visto il posto ero ancora spaventata. Poi, passati i 2 mesi che ci separavano
dall’inizio delle vacanze creative, abbiamo aperto il cancello e siamo entrati.
Ad accogliere me ed Elisa c’erano Martina e Alice, le due animatrici, che ci
hanno subito coinvolto nel giocare a memory, gioco in cui sono una frana
totale.
Salutata mia mamma ho iniziato a guardarmi intorno:
erano tutti bambini abbastanza piccoli, il più grande aveva 8 anni!
Considerato, però, che non erano ancora arrivati tutti, ho aspettato con
impazienza giocando a palla che arrivasse qualche ragazzina della mia età.
Dopo minuti e minuti di attesa finalmente è arrivata
una bambina che mi è stata subito simpatica dal primo istante in cui l’ho
vista, Camilla. E’ stata lei ad avvicinarsi a me e parlando un po’ ci siamo
rese conto di avere tantissime cose in comune. Poi mi ha detto che sarebbe
arrivata anche una sua amica, Elisa.
Mi è piaciuta anche lei, nonostante i nostri gusti
siano molto diversi.
Hanno tutte e due 10 anni, quindi un anno in meno di
me, solo che devono ancora fare 5° elementare.
Abbiamo giocato un po’ a schiaccia cinque e poi Alice
e Martina ci hanno chiamato tutti dentro per dare gli incarichi della giornata:
c’è un grosso foglio colorato con degli incarichi quali:
© Acqua,
cioè distribuire le bottiglie che verranno riempite per portare l’acqua ad
Alvaro e alle piante.
© Piatti,
cioè distribuire i bicchieri nelle varie merende e a pranzo e poi lavarli.
© Asciuga,
cioè asciugare i piatti.
© Ramazza,
cioè passare la scopa a terra finito di mangiare
© Relax,
cioè stendere dei tappetini colorati simili a quelli dello yoga, e sopra di
essi mettere delle coperte per il momento dopo pranzo.
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Merenda |
Questi incarichi si
fanno a coppie e credo che il primo giorno abbia fatto acqua con Camy … però
non ne sono sicura.
Dopo la merenda, sempre con succo Ace
e biscotti, abbiamo iniziato a parlare dei diritti naturali di bimbi e
bimbe e ci siamo messi a colorare dei disegni che poi sono stati incollati sul
“grande cartellone dei diritti”.
Un po’ di gioco libero e
poi andarsi a lavare le mani per il
pranzo. A disposizione ci sono un frigo ed un microonde. Ci sarebbe anche un
forno, solo che non funziona! Mi ricordo che Camilla aveva la pizza, ma non
quella che si compra in panetteria, la pizza che servono al ristorante, mentre
Ely aveva una semplice pasta al pesto.
Pranzato, ci siamo messe
sui tappetini giocando ad obbligo o verità, e se posso darvi un consiglio,
scegliete sempre verità perché gli obblighi imposti da quelle due pazze sono
stati: annusa la scarpa di Gabriele, lecca il lenzuolo, ripeti 30 volte sono
scema e tutte cose di questo tipo!
Dopo di che in
noiosissimo momento dei compiti è arrivato e così ci siamo messe sul
tavolo. Io aiutavo loro, ma visto che io
ero la più grande nessuno, oltre ovviamente le animatrici e Barbara
La giornata è andata
avanti benissimo ed anche la settimana, in cui venerdì abbiamo fatto i giochi
d’acqua che prevedono:
© Due
o tre giochi tipo spegni la candela con la pistola, o il quiz che se sbagli una
risposta vieni bagnato dagli altri ecc.
© Il
lancio dei gavettoni in cerchio
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Il paesaggio |
© La
battaglia finale con i bicchieri da riempire dell’acqua contenuta nelle
bacinelle e poi da buttare addosso a tutti.
Però
ora, invece di descrivere ogni mia giornata alla Cascina Creativa, vorrei
scrivere un po’ sull’amicizia che si è stretta tra me, Camilla ed Elisa nel
corso delle settimane.
Pian piano che ci conoscevamo diventavamo sempre più
legate ed in due settimane eravamo già migliori amiche. Poi, a metà della terza
settimana Camy se n’è andata ed io ero tristissima … a casa mi sono pure messa a
piangere. Se vi chiedete il perché ecco la risposta: come vi sentireste se non
poteste vedere la vostra migliore amica o il vostro migliore amico per un anno?
Meno male che c’era ancora Elisa a consolarmi!
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Un'attività |
Gli
ultimi sette giorni sono stati un po’ noiosi perché da 21 bambini che eravamo
negli altri giorni siamo passati a 10-12. Poi Ely faceva solo mezza giornata
tranne giovedì e venerdì e quindi il pomeriggio mi ritrovavo sola. C’era una
bambina di nove anni con cui avrei potuto stare, Sofia, ma è un’amante degli
animali e stava sempre insieme ad un gattino e le poche volte che parlava con
me era sempre per picchiarmi! Lei lo faceva per scherzo ma a me faceva male
davvero!
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La strada per il pioppeto |
L’ultimo giorno, invece, abbiamo fatto un’ultima,
super battaglia finale ad acqua, e Barby a preso l’idropulitrice, una specie di
pompa, ed ha iniziato a spruzzare acqua da tutte le parti; pensare che è pure
spuntato l’arcobaleno sul terreno!!!
Così,
dopo i gavettoni, io ed Ely ci siamo salutate, con la promessa che ci saremo
riviste al mio compleanno e anche in altri mesi.
Che dire, le giornate alla Cascina, tra pic-nic al
pioppeto, un boschetto, nuove amicizie, attività divertenti e battaglie
ad’acqua, sono state fantastiche e consiglio a tutti quelli che leggono questo
post di andarci!